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Introduzione

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Questo capitolo può essere suddiviso in tre sezioni.

La prima si apre con la frase: 'Così ho udito' pronunciata da Ananda; quindi il racconto procede descrivendo l'assemblea degli esseri senzienti che si sono radunati sul monte Gridhrakuta, o Picco dell'Aquila, nei pressi di Rajagriha, nell'India centrale. L'assemblea dei discepoli è composta, oltre che da tutti i seguaci di Shakyamuni, dalla zia di Shakyamuni, Mahaprajapati, dalla moglie Yashodara, da monaci, monache, donne, uomini, divinità ed esseri non-umani che stanno lodando il Budda Shakyamuni che predica il profondo Sutra mahayana degli Innumerevoli significati (Muryogi).

La seconda parte inizia quando Shakyamuni entra nella samadhi [meditazione] e manifesta i suoi poteri sovrannaturali attraverso vari eventi straordinari come una pioggia di quattro tipi di fiori meravigliosi che cade su di lui e l'assemblea, mentre la terra trema in sei modi diversi. In quanto testimone di questo evento, l'assemblea gioisce per aver assaporato un'esperienza di tale portata. Il Budda, immobile e in profonda meditazione, emette raggi di luce dal centro della fronte e illumina diciottomila mondi nella parte orientale dell'universo con una luce tanto chiara e splendente che tutti riescono a vedere ogni cosa all'interno dei mondi stessi.

La terza parte è dedicata alla descrizione di presagi fortunati e il bodhisattva Maitreya, a nome di tutta l'assemblea, chiede come mai Shakyamuni abbia manifestato tali fenomeni stupefacenti. Allora il bodhisattva Manjushri spiega: 'Uomini devoti, credo che il Budda, l'Onorato dal Mondo, voglia ora esporre la grande Legge [...] chiarire il significato della grande Legge. [...] io ho già visto tali fausti portenti provocati da Budda del passato [...] ora il Budda presente farà lo stesso' (Op. cit., pp.15-16). Il Budda Shakyamuni rimane però ancora in profonda meditazione e in assoluto silenzio.

  • Così io ho udito:
    Una volta il Budda si trovava sul monte Gridhrakuta nei pressi di Rajagriha. Era accompagnato da una moltitudine di dodicimila eccellenti monaci, tutti arhat che avevano già sradicato ogni illusione e non avevano più alcun desiderio o illusione; che avevano ottenuto ciò che andava a loro vantaggio e posto fine ai legami dell'esistenza e che avevano conseguito la libertà della mente.
    I loro nomi erano Ajnata Kaundinya, Mahakashyapa, Uruvilva Kashyapa, Gaya Kashyapa, Nadi Kashyapa, Shariputra, Grande Maudgalyayana, Mahakatyayana, Aniruddha, Kapphina, Gavampati, Revata, Pilindavatsa, Bakkula, Mahakaushthila, Nanda, Sundarananda, Puma figlio di Maitrayani, Subhuti, Ananda e Rahula. Al pari di questi, erano tutti grandi arhat, ben noti agli altri.
    Vi erano poi duemila persone, alcune in fase di apprendimento, altre già istruite. C'era la monaca Mahaprajapati con le sue seimila seguaci. C'era la madre di Rahula, la monaca Yashodara con le sue seguaci.
  • C'erano bodhisattva mahasattva in numero di ottantamila, nessuno dei quali aveva mai interrotto la ricerca dell'anuttara-samyak-sambodhi. Avevano tutti conseguito le dharani, si deliziavano nella predicazione, erano eloquenti e mettevano in moto la ruota della Legge che non conosce regresso. Avevano fatto offerte a innumerevoli centinaia e migliaia di Budda; in presenza di molteplici Budda avevano piantato numerose radici di virtù, erano stati costantemente lodati dai Budda, si erano esercitati nella compassione, erano capaci di accedere alla saggezza del Budda, avendo completamente penetrato la grande saggezza e raggiunto l'altra sponda. La loro fama si era diffusa per incommensurabili mondi ed erano in grado di salvare innumerevoli centinaia di migliaia di esseri viventi.
    I loro nomi erano bodhisattva Manjushri, bodhisattva Percettore dei Suoni del Mondo, bodhisattva Grande Autorità, bodhisattva Diligenza Costante, bodhisattva Senza Riposo, bodhisattva Palmo Ingioiellato, bodhisattva Re della Medicina, bodhisattva Donatore Coraggioso, bodhisattva Luna Ingioiellata, bodhisattva Luce Lunare, bodhisattva Luna Piena, bodhisattva Grande Forza, bodhisattva Forza Immensa, bodhisattva Trascendente il Triplice Mondo, bodhisattva Bhadrapala, bodhisattva Maitreya, bodhisattva Cumulo di Gioielli e bodhisattva Condottiero. Bodhisattva mahasattva pari a questi, in numero di ottantamila, partecipavano all'incontro.
  • A quel tempo era presente anche Shakra Devanam Indra con il suo seguito di ventimila figli del cielo. Vi erano anche i figli del cielo Luna Rara, Fragranza Diffusa, Preziosa Luce, e i Quattro Grandi Re Celesti, insieme ai loro seguaci, diecimila figli del cielo.
    Erano presenti i figli del cielo Libertà e Grande Libertà e i loro seguaci, trentamila figli del cielo. Erano presenti il re Brahma, signore del mondo di saha, il grande Brahma Shikhin, e il grande Brahma Luce Splendente, insieme ai loro seguaci, dodicimila figli del cielo.
  • Vi erano otto re draghi: il re drago Nanda, il re drago Upananda, il re drago Sagara, il re drago Vasuki, il re drago Takshaka, il re drago Anavatapta, il re drago Manasvin e il re drago Utpalaka, ciascuno con parecchie centinaia di migliaia di seguaci.
    Vi erano quattro re kimnara: il re kimnara Legge, il re kimnara Legge Meravigliosa, il re kimnara Grande Legge, e il re kimnara Sostegno della Legge, ciascuno con diverse centinaia di migliaia di seguaci.
    Vi erano quattro re gandharva: il re gandharva Piacevole, il re gandharva Suono Piacevole, il re gandharva Bello e il re gandharva Bel Suono, ciascuno con varie centinaia di migliaia di seguaci.
    Vi erano quattro re asura: il re asura Balin, il re asura Kharaskandha, il re asura Vemachitrin e il re asura Rahu, ognuno con diverse centinaia di migliaia di seguaci.
    Vi erano quattro re garuda: il re garuda Grande Maestà, il re garuda Grande Corpo, il re garuda Grande Pienezza, e il re garuda Così Vuole, ciascuno con molte centinaia di migliaia di seguaci. E vi era il re Ajatashatru, figlio di Vaidehi, con molte centinaia di migliaia di seguaci.
  • Ciascuno di loro, dopo essersi inchinato ai piedi del Budda in segno di obbedienza, si ritirò e prese posto a un lato.
  • A quel tempo l'onorato dal mondo, attorniato dalle quattro categorie di credenti, ricevette offerte e segni di rispetto e fu onorato e lodato. E per il bene dei bodhisattva espose il sutra del grande veicolo intitolato Innumerevoli Significati, una Legge per istruire i bodhisattva, custodita nel cuore dai Budda.
  • Allorché il Budda ebbe terminato di predicare questo sutra, si sedette con le gambe incrociate nella posizione del loto ed entrò nel samadhi dell'Origine degli innumerevoli significati, immoto nel corpo e nella mente. Allora piovvero dal cielo fiori di mandarava, di grande mandarava, di manjushaka e di grande manjushaka, che si sparsero sopra il Budda e la grande assemblea; in ogni luogo il mondo di Budda si scosse tremando in sei modi diversi.
  • A quel tempo il Budda emise un raggio di luce dalla ciocca di candidi capelli tra le sue sopracciglia — uno dei suoi segni caratteristici — illuminando diciottomila mondi verso oriente. Non vi era luogo che la luce non penetrasse, in basso fino all'inferno Avichi e in alto fino al cielo Akanishtha.
  • Da questo mondo si potevano scorgere in tutte le altre terre gli esseri viventi dei sei sentieri. Allo stesso modo si potevano vedere i Budda presenti in quelle altre terre e udire gli insegnamenti dei sutra che quei Budda stavano esponendo. Contemporaneamente si potevano vedere i monaci e le monache, i laici e le laiche, che stavano portando a termine le pratiche religiose e stavano raggiungendo la Via. E si potevano anche vedere i bodhisattva mahasattva che in seguito a varie cause e condizioni e vari tipi di fede e comprensione, in varie forme e aspetti, stavano completando la via del bodhisattva. E si potevano pure scorgere i Budda entrati nel parinirvana e vedere le torri adornate con i sette tesori erette per le loro spoglie dopo l'ingresso dei Budda nel parinirvana.
  • A quel tempo al bodhisattva Maitreya venne questo pensiero: "Adesso l'onorato dal mondo ha manifestato questi segni" miracolosi. Ma qual è la causa di questi presagi portentosi? Adesso il Budda, l'onorato dal mondo, è entrato nel samadhi. E raro assistere a un evento così misterioso. Chi potrei interrogare a tale riguardo? Chi può darmi una risposta?"
  • E ancora pensò: "Questo Manjushri, figlio di un re del Dharma, ha già personalmente assistito e fatto offerte a un incommensurabile numero di Budda nel passato. Di certo deve aver visto questi rari presagi. Adesso lo domanderò a lui."
  • A quel tempo Manjushri disse al bodhisattva mahasattva Maitreya e agli altri grandi uomini: «Uomini devoti, credo che il Budda, l'onorato dal mondo, voglia ora esporre la grande Legge,far cadere la pioggia della grande Legge, soffiare nel corno della grande Legge, percuotere il tamburo della grande Legge, chiarire il significato della grande Legge. Uomini devoti, io ho già visto tali fausti portenti provocati da Budda del passato. Anch'essi emisero raggi di luce come questi e poi esposero la grande Legge. Perciò sappiate che, dopo aver mostrato questa luce, ora il Budda presente farà lo stesso. Egli desidera che tutti gli esseri viventi possano udire e comprendere la Legge difficile da credere per tutto il mondo. Per questo ha manifestato questo fausto portento.
  • «Uomini devoti, una volta, in un tempo remoto, un incommensurabile, infinito, inconcepibile numero di asamkhya di kalpa nel passato, viveva un Budda chiamato Splendore del Sole e della Luna, Tathagata, degno di offerte, perfettamente illuminato, di chiara e perfetta condotta, ben andato, conoscitore del mondo, il più eminente fra gli uomini, istruttore della gente, maestro degli esseri celesti e umani, Budda, onorato dal mondo, che esponeva l'insegnamento corretto. La sua esposizione era buona all'inizio, buona nel mezzo, buona alla fine. Il significato era profondo e molto vasto, le parole efficaci e mirabili. Era puro e senza pecche, completo, pulito e immacolato, e recava i segni della pratica di brahma.
  • «A beneficio di chi cercava di diventare un ascoltatore della voce, rispondeva esponendo la Legge delle quattro nobili verità, così che potesse trascendere nascita, invecchiamento, malattia e morte e ottenere il nirvana. A beneficio di chi cercava di diventare pratyekabuddha rispondeva esponendo la Legge della dodecupla catena di causalità. A beneficio dei bodhisattva rispondeva esponendo le sei paramita, facendo loro ottenere l'anuttara-samyak-sambhodi e acquisire la saggezza onnicomprensiva.
  • «A quel tempo il Tathagata emise un raggio di luce dalla candida ciocca che aveva tra le sopracciglia, uno dei suoi segni caratteristici, e illuminò diciottomila terre di Budda verso oriente. Non vi era luogo che la luce non penetrasse, proprio come ora avete visto illuminarsi le terre di Budda.
  • «Viveva a quel tempo un bodhisattva di nome Luce Meravigliosa, che aveva ottocento discepoli. Allora il Budda Splendore del Sole e della Luna si destò dal samadhi e, in onore del bodhisattva Luce Meravigliosa, espose il sutra del grande veicolo chiamato il Loto della Legge Meravigliosa, un insegnamento atto a istruire i bodhisattva, un insegnamento custodito nel cuore dai Budda.
  • «Dopo che il Budda ebbe finito di annunciare questa profezia, a mezzanotte entrò nel nirvana senza residui. Dopo la sua dipartita, il bodhisattva Luce Meravigliosa espose il Sutra del Loto della Legge Meravigliosa per un periodo di ottanta piccoli kalpa spiegandolo agli altri.
  • «Maitreya, sappi questo: il bodhisattva Luce Meravigliosa che viveva allora potrebbe esserti sconosciuto?
  • Questo maestro della Legge Luce Meravigliosa aveva a quel tempo un discepolo la cui mente era dominata da pigrizia, da avidità di fama e di profitto. Insaziabilmente ricercava fama e profitto frequentando spesso gente della sua e di altre famiglie. Gettò al vento ciò che aveva appreso, lo trascurò, lo dimenticò, non lo comprese. Proprio per questo venne chiamato Cercatore di Fama. Ma egli aveva anche compiuto molte buone azioni e a causa di ciò poté incontrare innumerevoli Budda. Fece offerte ai Budda e li seguì nella pratica della grande Via realizzando tutte le sei paramita, e ora ha incontrato il leone degli Shakya. Diverrà quindi un Budda che avrà nome Maitreya e salverà in ogni dove gli esseri viventi in numero al di là di ogni calcolo. Dopo l'estinzione di quel Budda, quell'uomo pigro ora sei tu, e quel maestro del Dharma, Luce Meravigliosa ora sono io.
  • Io vidi il Budda Torcia Splendente [Splendore del Sole e della Luna] manifestare in passato un prodigioso presagio come questo. E così so che ora il Budda sta per esporre il Sutra del Loto. Adesso i segni sono uguali ai prodigiosi auspici passati; questo è un abile espediente impiegato dai Budda. Ora il Budda emette questo raggio luminoso aiutando a rivelare il significato del vero aspetto dei fenomeni. Gli esseri umani ora verranno per conoscerlo: giungiamo tutti le mani e attendiamo. Il Budda farà piovere la pioggia della Legge per soddisfare tutti coloro che cercano la Via. Voi che cercate i tre veicoli, se avete dubbi e rimpianti il Budda li risolverà per voi ponendovi fine, così che nulla rimanga.