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10 – Il Maestro della Legge

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Shakyamuni qui si rivolge al bodhisattva Re della Medicina e tramite lui agli altri «ottantamila grandi uomini» predicendo il loro conseguimento dell’Illuminazione. In questo capitolo descrive le caratteristiche dei maestri della Legge e palesa la sua vera intenzione che poi rivelerà negli altri capitoli. Parla dell’epoca successiva alla scomparsa del Budda e spiega come si dovrebbe vivere in un tempo in cui regna la confusione «degli insegnamenti corretti». Descrive anche le caratteristiche di una persona che vive in questo tipo di epoca; è una persona che «fa della Legge il suo maestro» ma anche che diventa «maestro e diffonde la Legge». I maestri della Legge sostengono, leggono e recitano il Sutra del Loto e allo stesso tempo lo espongono agli altri. Insegna anche l’atteggiamento con cui propagare la Legge dopo la sua morte dicendo: «Una persona che espone questo sutra/ deve entrare nella stanza del Tathagata,/ indossare la veste del Tathagata,/ sedere sul seggio del Tathagata,/ […] Grande pietà e compassione sono la stanza/ gentilezza e pazienza sono la veste,/ vacuità di tutti i fenomeni è il seggio:/ dimorando in esse esponga la Legge» (Op. cit., p. 239). In questo capitolo Shakyamuni evidenzia anche che i maestri della Legge subiranno persecuzioni: «E poiché odio e gelosia nei confronti di questo sutra abbondano perfino mentre il Tathagata è nel mondo, quanto peggio sarà dopo la sua scomparsa?» (Op. cit., p. 235).

  • A quel tempo l'onorato dal mondo si rivolse al bodhisattva Re della Medicina, e tramite lui agli ottantamila grandi uomini, dicendo: «Re della Medicina, vedi in questa grande assemblea innumerevoli esseri celesti, re draghi, yaksha, gandharva, asura, garuda, kimnara, mahoraga, esseri umani e non umani, così come monaci, monache, laici e laiche, alcuni che aspirano a diventare ascoltatori della voce, altri che aspirano alla condizione di pratyekabuddha, o che ricercano la Via del Budda? Ebbene, a tutti costoro che al cospetto del Budda ascoltano un verso o una frase del Sutra del Loto della Legge Meravigliosa e nella mente ne gioiscono anche solo per un istante, io predico il conseguimento dell'anuttara-samyak-sambodhi.»
  • «Re della Medicina, se qualcuno domandasse quali esseri viventi potranno conseguire la Buddità in un'epoca futura, tu dovrai rivelargli che tutte queste persone conseguiranno sicuramente la Buddità in un'epoca futura. Per quale motivo? Perché se uomini e donne devoti abbracciano, leggono, recitano, diffondono e copiano il Sutra del Loto, anche solo una frase, offrono svariati doni al sutra, fiori, incenso, collane, incenso in polvere, in pasta e da bruciare, drappi di seta, stendardi e vessilli, indumenti e musica, e giungono le mani in segno di riverenza, allora queste persone saranno venerate e onorate da tutto il mondo.
  • «Re della Medicina, sappi che queste persone hanno rinunciato volontariamente alla ricompensa che hanno meritato per le loro azioni pure e, nell'epoca successiva alla mia estinzione, mosse da compassione per gli esseri viventi, sono nate in questo mondo malvagio per poter propagare ampiamente questo sutra. Se dopo la mia morte uno fra questi uomini o donne devoti sarà in grado di trasmettere segretamente il Sutra del Loto a una sola persona, anche solo una frase, allora sappi che egli o ella è l'inviato del Tathagata.
  • A quel tempo l'onorato dal mondo, desiderando ribadire le sue parole, si espresse in versi dicendo: Se desideri dimorare nella Via del Budda e ottenere la saggezza che sgorga di per sé, devi essere costante e diligente nel porgere offerte a coloro che abbracciano il Sutra del Loto. Se nutri il desiderio di ottenere rapidamente la saggezza onnicomprensiva, devi abbracciare questo sutra e nel contempo fare offerte a coloro che lo fanno.
  • A quel tempo il Budda si rivolse ancora una volta al bodhisattva mahasattva Re della Medicina, con queste parole: «Ho predicato un numero incalcolabile di sutra, migliaia, decine di migliaia, milioni. Tra quelli che ho predicato, che ora predico e che predicherò, questo Sutra del Loto è il più difficile da credere e il più difficile da comprendere. Re della Medicina, questo sutra racchiude il segreto tesoro dei Budda. Non deve essere diffuso o trasmesso avventatamente ad altri; è stato protetto dai Budda, gli onorati dal mondo, e dai tempi passati fino a oggi non è stato mai rivelato apertamente. E poiché odio e gelosia nei confronti di questo sutra abbondano perfino mentre il Tathagata è nel mondo, quanto peggio sarà dopo la sua scomparsa?
  • «Re della Medicina, sappi che dopo l'estinzione del Tathagata, se vi saranno persone in grado di copiare, sostenere, leggere e recitare questo sutra, fargli offerte e insegnarlo ad altri, il Tathagata le avvolgerà con il suo manto ed esse saranno sempre protette e ricordate dai Budda che ora si trovano in altri luoghi. Tali persone possiederanno il potere di una grande fede, il potere dell'aspirazione, il potere delle buone radici. Sappi che esse dimoreranno nello stesso luogo del Tathagata e che questi carezzerà la loro testa con la mano.
  • «Re della Medicina, sebbene molte persone, che abbiano o no abbandonato la famiglia, pratichino la via del bodhisattva, se non sono desiderose di vedere, ascoltare, leggere, recitare, copiare, abbracciare e fare offerte al Sutra del Loto, sappi che tali persone in realtà non stanno ancora praticando la via del bodhisattva in modo appropriato. Ma le persone che possono ascoltare questo sutra sono in grado di praticare la via del bodhisattva in modo appropriato. Se tra gli esseri viventi che ricercano la Via del Budda vi è chi vede o ascolta questo Sutra del Loto e che, dopo averlo udito, vi crede, lo comprende e lo abbraccia, sappi che costui si sta avvicinando all'anuttara-samyak-sambodhi.
  • «Re della Medicina, immagina un uomo che bruci di sete e brami dell'acqua. Su un altopiano elevato inizia a scavare una buca alla sua ricerca. Vedendo la terra secca, capisce che l'acqua è ancora molto lontana; tuttavia non risparmia gli sforzi e pian piano vede il terreno diventare sempre più umido, fino a che arriva al fango. Ora è determinato ad andare avanti, perché sa con certezza che si sta avvicinando all'acqua.
  • «Questo è altrettanto vero quando si intraprende la via del bodhisattva. Fintanto che una persona non ha udito, non ha compreso e non ha ancora potuto praticare questo Sutra del Loto, sappi che quella persona è ancora molto lontana dall'anuttara-samyak-sambodhi. Ma se è in grado di ascoltare, comprendere, ponderare e praticare il sutra, allora sappi che si sta avvicinando all'anuttara-samyak-sambodhi. Per quale motivo? Perché tutti i bodhisattva che conseguono l'anuttara-samyak-sambodhi vi riescono in ogni caso grazie a questo sutra. Questo sutra spalanca la porta degli espedienti e mostra la forma della vera realtà. Il tesoro del Sutra del Loto è nascosto in profondità e molto lontano, dove nessuno può raggiungerlo. Ma ora il Budda lo apre istruendo, convertendo e guidando i bodhisattva al successo.
  • «Re della Medicina, se vi sono uomini e donne devoti i quali, dopo l'estinzione del Tathagata, desiderano predicare questo . Sutra del Loto alle quattro categorie di credenti, in che modo dovrebbero spiegarlo? Questi uomini e donne devoti dovrebbero entrare nella stanza del Tathagata, indossare la veste del Tathagata, sedere sul seggio del Tathagata ed esporre ampiamente il sutra a beneficio delle quattro categorie di credenti.
  • «La stanza del Tathagata è una mente che prova grande pietà e compassione verso tutti gli esseri viventi. La veste del Tathagata è una mente gentile e paziente. Il seggio del Tathagata è la vacuità di tutti i fenomeni. Essi devono sedersi lì a proprio agio, e poi diffondere ampiamente, senza negligenza, il Sutra del Loto per il bene dei bodhisattva e delle quattro categorie di credenti.