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23 – Precedenti vicende del bodhisattva re della medicina

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In questo capitolo si racconta la storia del bodhisattva Re della Medicina che vuole ripagare il debito di gratitudine nei confronti del suo maestro impegnandosi in pratiche difficili. Shakyamuni narra che in passato il Tathagata Pura e Splendente Virtù di Sole e Luna ha esposto il Sutra del Loto per un bodhisattva chiamato Visto con Gioia da Tutti gli Esseri. Questo bodhisattva ha praticato il sutra per dodicimila anni e ha ottenuto la samadhi in cui si manifestano tutte le forme fisiche e conscio di avere raggiunto questo stadio per merito del Sutra del Loto, fa il voto di ripagare il debito di gratitudine. Il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri, che diventerà il bodhisattva Re della Medicina, riflettendo che la più grande offerta è donare il suo corpo, si cosparge di olio e si dà alle fiamme. Il Budda Shakyamuni, in punto di morte, trasferisce a lui la Legge e gli affida anche i suoi discepoli poiché si è distinto nella capacità di ripagare il debito di gratitudine. Allora Visto con Gioia da Tutti gli Esseri come ulteriore prova di gratitudine costruisce ottantaquattromila stupa e non ancora soddisfatto, si brucia le braccia per settantaduemila anni dichiarando: «“Ho gettato via le mie braccia. Sicuramente conseguirò l’aureo corpo di un Budda. Se tutto questo è vero e non falso, possano le mie braccia tornare ad essere come prima!”» (Op. cit., p.390). Non appena dichiarato questo, le sue braccia tornano al loro posto. Shakyamuni spiega che il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri non è altro che lui stesso in un’esistenza precedente. In seguito elenca con vari esempi, come fare offerte al Sutra del Loto sia fonte massima di benefici e realizzazione dei desideri; affida poi a Fiore Sovrano della Costellazione – che aveva chiesto all’inizio del capitolo perché il bodhisattva Re della Medicina si impegnasse in pratiche difficili e ardue – il compito di diffondere questo capitolo: « “Dopo la mia estinzione, nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto il Jampudvipa e non permettere mai che [la sua diffusione] sia interrotta, né dovrai permettere ai demoni malvagi, alla gente demoniaca, agli esseri celesti, ai draghi, agli yaksha o ai demoni kumbhanda di prendere il sopravvento!”» (Op. cit., p. 394).

  • «A quel tempo per il bodhisattva Visto con Gioia da tutti gli Esseri, gli altri numerosi bodhisattva e la moltitudine di ascoltatori della voce il Budda predicò il Sutra del Loto. Questo bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri si dedicava con alle pratiche austere. Durante la Legge predicata dal Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna si impegnò con diligenza e viaggiò per ogni dove ricercando unicamente la Buddità per un periodo di dodicimila anni. Dopo quel periodo fu in grado di conseguire il samadhi in cui si manifestano tutte le forme fisiche. Avendo ottenuto questo samadhi, il suo cuore si colmò di gioia ed egli pensò fra sé: "Il conseguimento del samadhi in cui si manifestano tutte le forme fisiche è dovuto interamente al fatto di aver udito il Sutra del Loto. Ora devo fare un'offerta al Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna e al Sutra del Loto!".
  • «Quindi inghiottì diverse sostanze aromatiche, sandalo, kunduruka, turushka, prikka, aloe e gomma d'ambra e bevve anche olio essenziale di champaka e di altri fiori, per ben mille duecento anni. Quindi cosparse il corpo di olio profumato alla presenza del Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna, avvolse il proprio corpo in una preziosa veste celestiale, si unse il capo di olio profumato e, facendo appello ai suoi poteri sovrannaturali, si diede fuoco. Il bagliore si diffuse a grande distanza illuminando un numero di mondi pari alle sabbie di ottanta milioni di Gange. I Budda di questi mondi tutti insieme lo lodarono dicendo: "Eccellente, eccellente, uomo devoto! Questa sì che è autentica dedizione! Questo è ciò che chiamiamo una vera offerta dharma al Tathagata.
  • "Il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Essei, dopo aver fatto quest'offerta del dharma e aver terminato la sua vita, rinaque nella terra del Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna, nella famiglia del Re Pura Virtù. Sedendo a gambe incrociate nacque improvvisamente per trasformazione e subito, a beneficio del padre, si pespresse in versi dicendo: Sappi, o grande re, che vagando in un'altra dimora ottenni immediatamente il samadhi di manifestare tutte le forme fisiche. Ho portato a termine i miei sforzi con grande diligenza e ho abbandonato il corpo che amavo.
  • Il Budda disse al bodhisattva Fiore Sovrano della Costellazione: «Che ne pensi? Potrebbe esserti sconosciuto questo bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri? In effetti non si tratta altri che del qui presente bodhisattva Re della Medicina! (...) «Fiore Sovrano della Costellazione, coloro che hanno preso la decisione di conseguire l'anuttara-samyak-sambodhi farebbero bene a bruciare un dito della mano o del piede come offerta alle torri del Budda. Ciò vale di più che offrire il proprio regno e le città, la moglie e i figli, o le montagne, le foreste, i fiumi e i laghi delle terre di un sistema maggiore di mondi con tutti i suoi tesori. Se anche una persona offrisse al Budda, ai grandi bodhisattva, ai pratyekabuddha e agli arhat un sistema maggiore di mondi colmo di sette tesori, i meriti che otterrebbe non potrebbero eguagliare quelli che si ottengono accettando e sostenendo questo Sutra del Loto, anche se soltanto una strofa di quattro versi! Quest'ultima cosa è la fonte massima di benefici.
  • «Fiore Sovrano della Costellazione, questo sutra può salvare tutti gli esseri viventi. Questo sutra può liberare gli esseri viventi dalle sofferenze e dai tormenti. Questo sutra può arrecare grandi benefici a tutti gli esseri viventi ed esaudirne i desideri, proprio come una fresca e limpida fonte può soddisfare tutti coloro che sono assetati. È come un fuoco per chi ha freddo, una veste per chi è nudo, come una carovana di mercanti che trova una guida, un bambino che trova la madre, qualcuno che trova una barca per attraversare l'acqua, un ammalato che trova un medico, come chi trova una lampada nell'oscurità, un povero che trova un tesoro, un popolo che trova un sovrano, un mercante in viaggio che trova la via per il mare, è come una torcia che fa svanire l'oscurità.Tale è il Sutra del Loto. Può liberare gli esseri viventi da tutti i disagi, tutte le malattie e le sofferenze. Può sciogliere i vincoli della nascita e della morte. «Se una persona riesce a udire questo Sutra del Loto, se lo copia personalmente o lo fa copiare da altri, i benefici che ne otterrà saranno tali che neppure la saggezza del Budda potrebbe mai finire di calcolarne la portata.
  • «Fiore Sovrano della Costellazione, se vedrai qualcuno che accetta e sostiene questo sutra, dovrai prendere dei boccioli di loto blu, profumarli con incenso in polvere e cospargerli su di lui come offerta; e quando li avrai cosparsi, pensa dentro di te: "Fra non molto questa persona raccoglierà delle erbe, le disporrà per farne un sedile nel luogo dell'illuminazione e sconfiggerà le armate del demone. Poi suonerà il corno della Legge, percuoterà il tamburo della grande Legge e libererà tutti gli esseri viventi dal mare dell'invecchiamento, della malattia e della morte!"
  • Per questo motivo, quando coloro che ricercano la Via del Budda vedono qualcuno che accetta e sostiene questo sutra, devono provare per lui questo sentimento di rispetto e reverenza.»