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26 – Dharani

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All’inizio del capitolo il bodhisattva Re della Medicina domanda a Shakyamuni quali siano i meriti o i benefici di chi accetta, sostiene e recita il Sutra del Loto. Shakyamuni afferma: «“Se uomini o donne devoti accettano e sostengono anche soltanto una quartina di questo sutra, se la leggono e la recitano, ne comprendono i princìpi e la praticano come insegna il sutra, i benefici che otterranno saranno moltissimi”» (Op. cit., p. 419). Allora sentendo ciò il bodhisattva Re della Medicina dichiara: «“Onorato dal Mondo, ora affiderò a coloro che predicano la Legge alcune formule dharani che li difenderanno e li proteggeranno”» (Op. cit., p. 419). Anche il bodhisattva Donatore Coraggioso, i re celesti Sostegno della Nazione e Vaishravana e le figlie dei demoni rakshasa promettono uno dopo l’altro di difendere e proteggere coloro che abbracciano il Sutra del Loto affidando, anche loro, alcune formule dharani. Shakyamuni gioisce e li loda con queste parole «“Eccellente, eccellente! Se voi proteggerete coloro che accettano e sostengono anche soltanto il nome del Sutra del Loto, il vostro merito sarà immenso”» (Op. cit., p. 423).

  • Il Budda disse: «Se uomini o donne devoti accettano e sostengono anche soltanto una quartina di questo sutra, se la leggono e la recitano, ne comprendono il significato e la praticano come insegna il sutra, i benefici che otterranno saranno moltissimi.»
  • Allora il bodhisattva Re della Medicina disse al Budda: «Onorato dal mondo, ora affiderò a coloro che predicano la Legge alcune formule dharani, che li difenderanno e li proteggeranno.» Indi pronunciò queste formule: anye manye mane mamane chitte charite shame shamitavi shante mukte muktame same avishame sama same kshaye akshaye akshine shante shame dharani alokabhasha pratyavekshani nivishte abhyantaranivishte atyantaparishuddhi ukule mukule arade parade shukakshi asamasame buddhavilokite dharmaparikshite samghanirghoshani bhasyabhasya shoddhi mantra mantrakshayate rute rutakaushalye akshara akshayataya abalo amanyanataya
  • A quel tempo il bodhisattva Donatore Coraggioso disse al Budda: «Onorato dal mondo, anch'io pronuncerò alcuni dharani per proteggere coloro che leggono, recitano, accettano e sostengono il Sutra del Loto. Se un maestro della Legge apprende questi dharani, anche se gli yaksha, i rakshasa, i putana, i kritya, i kumbhanda o gli spiriti affamati cercheranno di scoprire i suoi punti deboli per trarne vantaggio, essi non ci riusciranno.» Indi, alla presenza del Budda pronunciò queste formule: jvale mahajvale uke muke ate atavati nrite nritavati itini vitini chitini nritini nrityavati
  • Allora il re celeste Vaishravana, protettore del mondo, disse al Budda: «Onorato dal mondo, anch'io penso con compassione agli esseri viventi e proteggo questi maestri della Legge; perciò pronuncerò i seguenti dharani.» Indi pronunciò queste formule: ade nade nunade anadu nadi kunadi
  • A quel tempo il re celeste Sostegno della Nazione, che si trovava nell'assemblea con un seguito di migliaia, decine di migliaia, milioni di nayuta di gandharva che lo circondavano e lo riverivano, si avvicinò al luogo in cui si trovava il Budda, giunse le mani e disse al Budda: «Onorato dal mondo, anch'io utilizzerò alcune formule magiche dharani, per proteggere coloro che sostengono il Sutra del Loto.» Indi pronunciò queste formule: agane gane ghori gandhari chandali matangi janguli vrunasi agasti
  • A quel tempo c'erano le figlie dei demoni rakshasa, la prima chiamata Lamba, la seconda Vilamba, la terza Denti Storti, la quarta Denti Fioriti, la quinta Denti Neri, la sesta Molti Capelli, la settima Insaziabile, l'ottava Indossatrice della Collana, la nona Kunti e la decima Ladra dello Spirito Vitale degli Esseri Viventi. Queste dieci rakshasa, insieme alla Madre dei Fanciulli Demoni, alla sua prole e ai suoi servitori, si avvicinarono tutte al luogo ove si trovava il Budda e parlarono all'unisono dicendo: «Onorato dal mondo, anche noi desideriamo proteggere coloro che leggono, recitano, accettano e sostengono il Sutra del Loto e vogliamo evitare che subiscano declino o danni. Se qualcuno cer¬cherà di scoprire i punti deboli di questi maestri della Legge e . trarne vantaggio, glielo impediremo.» Indi, alla presenza del Budda, pronunciarono queste formule: iti me iti me iti me ati me iti me nime nime nime nime nime ruhe ruhe ruhe ruhe stahe stahe stahe stuhe stuhe
  • Quando [il Budda] ebbe predicato questo capitolo Dharani, sessantottomila persone acquisirono la verità dell'assenza di nascita.